mercoledì 4 marzo 2009

INDICI DI BORSA AI RAGGI X


Aggiungo l'ennesima notiziaccia sulle Borse mondiali.
Continuo ad insistere -ed a buona ragion veduta-che investire in azioni, in obbligazioni, in derivati (pura follia!) è "scommettere" su aria fritta!
Ho fatto 20 anni di gavetta in banca e 5 da promotore finanziario e alla fine ho capito che è tutto una "SCOMMESSA".
Se i titoli OBBLIGAZIONARI, considerati "sicuri" e "Non Rischiosi" offrono un tasso leggermente allineato al tasso d'inflazione, state pur certi che nascondono qualcosa. O lo stato o la Azienda emittente non hanno liquidità sufficiente /credibilità, oppure il titolo è in qualche modo legato ad un RISCHIO DI CAMBIO o RISCHIO PAESE.
Ricordate i tanto acclamati dalle banche Bond Argentina, ? Ricordate le cedole al 21% delle obbligazioni "Città di Praga"? Ma sicuramente ci sono operatori più esperti di me che potranno elencarne a bizzeffe di fregature. 
Il problema è, e rimane, nella stortura degli strumenti finanziari inventati ed esportati senza nessun antidoto nel nostro sistema finanziario come i "DERIVATI". Sono questi, assieme alla massiccia campagna di BANCHE E GOVERNI d'INDEBITARE la popolazione, a far si che crolli il "sistema". Bilanci gonfiati, tasse onerose, investimenti delle grandi aziende fatti con i soldi virtuali delle banche, massiccio indebitamento della popolazione attraverso crediti personali, mutui (subprime) e carte di debito "Revolving" hanno poi completato le "scommesse" fatte su tutto.

Cosa fare?
Intanto vi "giro" pedissequamente le analisi fatte da Websim per farvi penetrare oltre la vostra epidermide che "investire i vostri soldi in Borsa è = a perderli prima o poi"!.
Oggi il mattone sta pur esso subendo una forte crisi dovuto alla massiccia emissione di mutui per acquistare case che hanno negli ultimi 8 anni fatto decollare i prezzi e gonfiarli a dismisura. Ma questo non succede in economie che hanno avuto l'accortezza di non erogare credito e che si sono basate soprattutto su valori reali. Il Messico è tra queste. Il Brasile ha una stima di incremento ancor maggiore, così come è previsto un forte incremento del costruito in Asia ed in Africa! ma badate bene... più è alto il ricavo.. più è alto anche il RISCHIO!
Quindi, SI ad INVESTIRE nel MATTONE, MA IN PAESI A BASSO RISCHIO.

picalu@live.it

Giornata traumatica per i mercati finanziari, con le Borse europee che cedono più di 3 punti percentuali. Facciamo il punto sul quadro dei principali indici: 

1) Borse Europa. Stamattina Francoforte, Parigi e Madrid hanno fatto segnare nuovi minimi del 2009. Gli indici sono tornati sui livelli del 2003/2004. Situazione analoga per Londra che si muove a 1 punto dai minimi dell’ottobre 2008.

2) Borsa Milano. Piazza Affari è messa molto peggio delle altre Borse europee, anche per la massiccia presenza nei suoi indici dei titoli finanziari (banche e assicurazioni), peggior comparto da inizio anno. Con il -4% di stamattina il Mibtel è tornato sui livelli del maggio 1997. Di seguito il grafico dell'EuroStoxx 50 (prime 50 blue chip europee):


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3) Borse Est Europa. Gran parte degli indici (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca) è tornata sui livelli del 2003/2004, mentre la Russia ha guadagnato il 33% dai minimi dell’ottobre 2008. Il problema su questi mercati è soprattutto un altro: la valuta locale. Tutte le valute locali si sono schiantate in scia alla crisi finanziaria. Si va dal -23% contro euro della corona ceca, al -50% dello Szloty polacco, al -55% del rublo. Se quindi aggiungiamo l’effetto cambio, la perdita di valore delle Borse è molto più pesante.

4) Borsa Usa. Dow Jones e S&P500 hanno toccato venerdì i nuovi minimi dal 1997 e fanno buona compagnia alla Borsa di Milano, solo il Nasdaq si muove ancora poco sopra i minimi del 2008, uno dei motivi sta probabilmente nella scarsa presenza dei titoli finanziari. Di seguito l'S&P500:


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5) Borse Asia. Lo scenario generale è per ora migliore che in Europa e Usa. Se escludiamo Tokio, tutti gli indici sono abbondantemente sopra i minimi del 2008. Spicca il caso della Borsa cinese che dai minimi dell’ottobre 2008 ha recuperato il 36% e dal primo gennaio 2009 guadagna il 20%. A Tokio il Nikkei resta aggrappato per una manciata di punti (4 per l’esattezza) ai supporti di metà ottobre. Il problema è che il loro cedimento riporterebbe la Borsa nipponica sui livelli dei primi anni ’80. Di seguito la Borsa cinese:

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6) Borse Sudamerica. La parte del leone la sta facendo il Brasile, circa 30 punti percentuali sopra i minimi del 2008. Qui addirittura la valuta locale, il real, gioca a nostro favore nel senso che si è rivalutata di circa 8 punti nei confronti dell’euro da inizio anno e pertanto contribuisce ad ampliare la performance positiva da inizio anno. Il grafico sottostante è relativo al Bovespa in Brasile:

4_1.jpg

In sintesi, se vogliamo tracciare un bilancio, possiamo dire che la bufera degli ultimi mesi sta colpendo in modo particolare i listini di Europa e Stati Uniti e ciò trova fondamento nella spaventosa crisi dei big del credito. All’estremo opposto troviamo le Borse di Cina e Brasile dove sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo) che un minimo di ottimismo dopo lo tsunami generato dal crack di Lehman Brothers stia lentamente tornando.

www.websim.it

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