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martedì 7 ottobre 2008

Il nuovo Uragano: " Subprime"




Il nuovo uragano, il più devastante di tutti gli ultimi anni, non si è abbattuto sulle coste Caraibiche bensì su tutto il Globo. Ebbene sì. Parlo dell'uragano Subprime, che abilmente -attraverso le banche americane- il capitalismo Usa è riuscito a "spalmare" a tutti noi, attraverso la "cartolarizzazione" dei mutui in contenzioso, e la successiva (ben più grave) diffusione di essi nei panieri dei Fondi Comuni e altre tipologie di investimento. Avevo poco fa scritto un articolo su http://borgoantico.blogspot.com/ dal titolo: "Ma conviene ancora investire in Borsa"? dove spiegavo sommariamente questo concetto. Molti anni fa mi fu detto da un costruttore riminese abbastanza noto, che noi (all'epoca ero promotore finanziario) vendevamo "fumo" e che solo loro ci davano qualcosa di "reale" ...di "concreto" come il mattone. All'epoca mi incavolai, ci rimasi male e criticai l'atteggiamento superbo di questo costruttore. Ma con gli anni e le crisi borsistiche superate come la "Bolla speculativa" del 2000 oppure i casi di maxi truffe quali Enron e poi Parmalat, tanto per citarne un paio, mi fecero capire che il sistema finanziario capitalistico si è sempre basato su castelli di sabbia e che di reale non c'è niente. Una volta si parlava della convertibilità in oro, che significava che almeno la carta stampata aveva un legame ad un valore legato al metallo di cui le quantità erano stimate "finite" o altamente costose da estrarre.. ma se osserviamo da vicino questo concetto... comunque sia, l'oro non ha un valore... se non quello che gli attribuiamo noi esseri umani. Monili preziosi nell'antichità, gioielli oggi.. ma a mangiare non serve... a curare il clima o l'inquinamento del nostro Globo neppure.. a ripararci dal mal tempo o dalle bestie feroci neppure... quindi è come prendere delle pietre per terra e attribuire loro un valore teorico.. A cosa serve l'oro oggi se non ha valore reale? A cosa servono i pezzi di carta (azioni) che stabiliscono un valore alle aziende o ai loro comportamenti futuri (dividendi, debiti, bilanci, profitti) che non sono altro che il "frutto della immaginazione collettiva" sul comportamento di un determinato settore, azienda, politica, ecc? Sono tutte "scommesse" e si è visto ieri col crollo delle Borse di quanta spazzatura siano pieni i nostri portafogli! A cosa serve mettere i nostri risparmi nei Fondi Comuni, o nei certificati di deposito delle banche o nei debiti dello Stato se poi ci riempiono di merda facendo pagare a noi i loro errori? Gli americani "spregiudicati" (e con ciò non intendo offendere milioni di persone bensì i suoi governanti o i "managers" rampanti della Lehman così come furono quelli della Enron) hanno finalmente esportato al Mondo intero la loro merda (i subprime) assieme all' inflazione del loro dollaro. E fintanto che il petrolio verrà acquistato in dollari sarà così. La guerra in Iraq di un Saddam "dittatore" -peraltro sempre spalleggiato dagli Usa- e le minacce contro l'Iran -con la storia dell'atomica- sono state camuffate per stroncare il tentativo di creare la Borsa Petrolifera in Euro. Pensate al crollo che l'America avrebbe se il loro bigliettone verde
-quando dovessero approvvigionarsi di Euro comprandoli a caro prezzo- si inflazionasse... L'emissione di carta moneta per sopperire ai loro fabbisogni di oro nero creerebbe inflazione interna... creerebbe recessione (ancor maggiore di quella che già hanno)...
Quindi, grazie ancora "America" per averci fatto mangiare i tuoi escrementi!
Io continuerò a divulgare il mio convincimento ad investire in mattoni. Possibilmente dove ancora vi sia un mercato e dove girino i risparmi. Almeno sotto un tetto non piove! definizione Wiki di subprime
Ripropongo qui un articolo interessante sul Blog di Marcello Foa:
Blog Biografia 30Jan 08 I mutui subprime, la frode della Casta delle banche L’Fbi ha messo sotto inchiesta 14 istituzioni finanziarie per lo scandalo dei mutui subprime. Era ora. Ricapitoliamo: per uscire dalla crisi di inizio decennio provocata dal crollo del Nasdaq e dall’11 settembre, la Banca centrale americana ha abbassato i tassi ai minimi storici, sfiorando lo zero. L’economia si è ripresa, ma le grandi banche ne hanno approfittato per gonfiare artificialmente il mercato immobiliare. Come? Inducendo milioni di cittadini a comprare casa anche quando non potevano permetterselo, grazie ai mutui subprime, che coprono fino al 100% del costo, richiedono basse garanzie sul reddito e garantiscono (anzi, garantivano) inizialmente tassi molto bassi. Ma quando i tassi hanno ripreso a salire, è arrivato il conto: molta gente non ce l’ha più fatta a sostenere rate improvvisamente stratosferiche. Normalmente in questi casi a pagarne le conseguenze sono le banche che hanno emesso il mutuo. E invece no, questi gentiluomini avevano spalmato il rischio subprime usando strumenti finanziari collaterali (obbligazioni e più in generale titoli di debito), rivolti inizialmente a società specializzate ,ma poi diffusi in tutti mercati, persino in quelli monetari, senza rivelarne il vero livello di rischio. Risultato: ancora oggi la maggior parte delle banche non sa se ha in portafogli titoli “puliti” o avariati. Insomma, le grande banche si sono arricchite con metodi poco trasparenti, cercando di far pagare surretiziamente ad altri la fattura. Da qui l’inchiesta dell’Fbi per frode. Come non definire banditesco questo comportamento? Il prezzo lo sta pagando l’economia mondiale; insomma, lo stiamo pagando tutti noi. La vicenda induce ad altre considerazioni. Perché le istituzioni incaricate dei controlli hanno lasciato fare? Dov’erano le agenzie di rating? Possibile che la lezione degli scandali Enron, Parmalat, Swissair sia già stata dimenticata? E con che faccia banche come Citigroup, Ubs, Morgan Stanley continuano ad emettere giudizi sulle società quotate in borsa? Un po’ di coerenza, per cortesia. Io dico: ben venga l’ inchiesta; che l’Fbi faccia davvero pulizia.

lunedì 15 settembre 2008

Le vittime dei Mutui Subprime: LEHMAN BROTHERS

Dico solo due parole al riguardo della dichiarazione di bancarotta del quarto gruppo finanziario usa Lehman Brothers... non sta a me che non sono certamente un esperto a dire se questo sarà la prima vittima, uno dei tanti o -e spero che lò'effetto "domino" non avvenga- se è solo il capro espiatorio di una lunga crisi che avviene non per colpa del petrolio, non per colpa della crisi del settore immobiliare Usa ma per colpa del bieco capitalismo americano. Pur essendo nato in questo sistema e riconoscendo il fallimento dei pensieri economici nel mondo anti capitalisti... devo ammettere che oltre all'esportaziojne della loro inflazione attraverso l'emissione del dollaro, gli americani hanno finalmente anche inquinato le borse e i fondi gli hedge funds e quant'altro coi mutui erogati male e cioè "subprime". Un mutuo dato male equivale al suo contenzioso. Non possimao tollerare che nei nostri fondi dove le banche ci incitano sempre di investire, vi sia merda quale i mutui erogati apposta a persone e famiglie che non ce la potevano mai fare a ripagarli solo per sostenere la grande distribuzione usa. Difatti, per far sì che le fam,iglie "spendessero" hanno erogato mutui e prestiti a scarso valore di recupero e sotto ogni soglia di decenza. Adesso tutti noi ne ripaghiamo le conseguenze. Cartolarizzazioni da parte di altre banche, distribuzione delle quote nei fondi di investimento.. tutte pocherie che adesso fanno fallire una delle più grosse realtà finanziarie mondiali. Ben gli sta! Peccato per i 6000 disoccupati che adesso metteranno a dura prova il mercato del lavoro americano, noto nel suo saper "riassorbire" gli esuberi e creare nuovi posti di lavoro.
L'indecenza della mentalità americana ha fatto bingo!
Adesso, vediamo cosa succede e quali ripercussioni ne avrà il mercato europeo.
Vi posso solo segnalare che da poco tempo, uno dei miei alleati, l'Unicreditbanca, ha calato paurosamente le remunerazioni ai suoi alleati per i mutui con conseguente rialzo degli sprerads. Ha "chiuso" il centro mutui in tutta la penisola a chiare lettere dicendo "andate pure da un'altra parte"!
Questo è il primo dei segnali che ho raccolto e che mi fa pensare che gli esperti già sub-odorassero il fallimento della Lehman... ben prima alla conclusione negativa delle trattative in corso.
Auguri America!

Vi ritrasmetto qui un ottimo resoconto: fonte http://www.asca.it/


LEHMAN BROTHERS: E' BANCAROTTA. LIBRI IN TRIBUNALE
E' bancarotta per Lehman Brothers. Il prestigioso istituto americano fondato 158 anni fa ha annunciato che portera' i libri in tribunale per ricorrere al Chapter 11, la normativa che protegge le aziende dai creditori. Sotto l'ombrello del Chapter 11 tuttavia non rientreranno le attivita' di broker tra cui la Neuberger Berman.Lehman Brothers ha annnunciato inoltre che sta cercando di vendere l'attivita' di brokeraggio e al riguardo e' in avanzate trattative con diversi potenziali acquirenti.Lehman presenta una esposizione di 46 miliardi di dollari su strumenti derivati legati ai subprime.FINISCE UN'ERA, LA FINANZA AMERICANA NEL CAOS. ''Una domenica caotica'' ha titolato il Wall Street Journal nell'edizione online per sintetizzare quanto accaduto nel giro di poche ore. Lehman Brothers in bancarotta e Merrill Lynch salvata da Bank of America in un'operazione valutata 50 miliardi di dollari ai prezzi di chiusura di venerdi'.Bisogna tornare ai tempi della Grande Depressione per vedere un ridisegno del mondo della finanza negli Stati Uniti. A poco piu' di un anno dall'esplosione della crisi dei subprime, oggi si puo' affermare che e' finita un'era.In una domenica di settembre sparisce la storia di 158 anni di Lehman Brothers. Le febbrili trattative degli ultimi giorni con potenziali acquirenti non sono andate in porto.Ieri pomeriggio analisti e operatori sono tornati sui desk al lavoro sulle voci che Lehman stava per definire un accordo con la Barclays. Ma anche questo e' sfumato. Il collasso di Lehman arriva dopo che il governo americano ha deciso di non intervenire. Dopo i salvataggi di Fannnie Mae e Freddie Mac e nei mesi scorsi l'intervento con massiccia liquidita' a favore di Bear Sterns, il governo ha deciso che era arrivato il momento di dire basta.Un ennesimo intervento di salvataggio poteva rappresentare un messaggio distorto al mercato. Non era possibile dare la sensazione che il governo sarebbe intervenuto in ogni situazione di crisi nel mondo del credito e della finanza.La crisi dei subprime ha dunque scosso alle fondamenta il sistema finanziario americano. La decisione della Fed e del Tesoro di non intervenire a favore di Lehman Brothers avra' un effetto domino sul sistema. Ma non c'e' neanche il tempo di mettere in archivio Lehman. Il colosso AIG e' alle prese con la necessita' di rafforzare il capitale ed ha annunciato di cedere asset per una cifra intorno ai 20 miliardi di dollari. La domenica caotica certifica la fine di un'era ma la nuova deve ancora prendere forma.

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