Dico solo due parole al riguardo della dichiarazione di bancarotta del quarto gruppo finanziario usa Lehman Brothers... non sta a me che non sono certamente un esperto a dire se questo sarà la prima vittima, uno dei tanti o -e spero che lò'effetto "domino" non avvenga- se è solo il capro espiatorio di una lunga crisi che avviene non per colpa del petrolio, non per colpa della crisi del settore immobiliare Usa ma per colpa del bieco capitalismo americano. Pur essendo nato in questo sistema e riconoscendo il fallimento dei pensieri economici nel mondo anti capitalisti... devo ammettere che oltre all'esportaziojne della loro inflazione attraverso l'emissione del dollaro, gli americani hanno finalmente anche inquinato le borse e i fondi gli hedge funds e quant'altro coi mutui erogati male e cioè "subprime". Un mutuo dato male equivale al suo contenzioso. Non possimao tollerare che nei nostri fondi dove le banche ci incitano sempre di investire, vi sia merda quale i mutui erogati apposta a persone e famiglie che non ce la potevano mai fare a ripagarli solo per sostenere la grande distribuzione usa. Difatti, per far sì che le fam,iglie "spendessero" hanno erogato mutui e prestiti a scarso valore di recupero e sotto ogni soglia di decenza. Adesso tutti noi ne ripaghiamo le conseguenze. Cartolarizzazioni da parte di altre banche, distribuzione delle quote nei fondi di investimento.. tutte pocherie che adesso fanno fallire una delle più grosse realtà finanziarie mondiali. Ben gli sta! Peccato per i 6000 disoccupati che adesso metteranno a dura prova il mercato del lavoro americano, noto nel suo saper "riassorbire" gli esuberi e creare nuovi posti di lavoro.
L'indecenza della mentalità americana ha fatto bingo!
Adesso, vediamo cosa succede e quali ripercussioni ne avrà il mercato europeo.
Vi posso solo segnalare che da poco tempo, uno dei miei alleati, l'Unicreditbanca, ha calato paurosamente le remunerazioni ai suoi alleati per i mutui con conseguente rialzo degli sprerads. Ha "chiuso" il centro mutui in tutta la penisola a chiare lettere dicendo "andate pure da un'altra parte"!
Questo è il primo dei segnali che ho raccolto e che mi fa pensare che gli esperti già sub-odorassero il fallimento della Lehman... ben prima alla conclusione negativa delle trattative in corso.
Auguri America!
Vi ritrasmetto qui un ottimo resoconto: fonte http://www.asca.it/
LEHMAN BROTHERS: E' BANCAROTTA. LIBRI IN TRIBUNALE
E' bancarotta per Lehman Brothers. Il prestigioso istituto americano fondato 158 anni fa ha annunciato che portera' i libri in tribunale per ricorrere al Chapter 11, la normativa che protegge le aziende dai creditori. Sotto l'ombrello del Chapter 11 tuttavia non rientreranno le attivita' di broker tra cui la Neuberger Berman.Lehman Brothers ha annnunciato inoltre che sta cercando di vendere l'attivita' di brokeraggio e al riguardo e' in avanzate trattative con diversi potenziali acquirenti.Lehman presenta una esposizione di 46 miliardi di dollari su strumenti derivati legati ai subprime.FINISCE UN'ERA, LA FINANZA AMERICANA NEL CAOS. ''Una domenica caotica'' ha titolato il Wall Street Journal nell'edizione online per sintetizzare quanto accaduto nel giro di poche ore. Lehman Brothers in bancarotta e Merrill Lynch salvata da Bank of America in un'operazione valutata 50 miliardi di dollari ai prezzi di chiusura di venerdi'.Bisogna tornare ai tempi della Grande Depressione per vedere un ridisegno del mondo della finanza negli Stati Uniti. A poco piu' di un anno dall'esplosione della crisi dei subprime, oggi si puo' affermare che e' finita un'era.In una domenica di settembre sparisce la storia di 158 anni di Lehman Brothers. Le febbrili trattative degli ultimi giorni con potenziali acquirenti non sono andate in porto.Ieri pomeriggio analisti e operatori sono tornati sui desk al lavoro sulle voci che Lehman stava per definire un accordo con la Barclays. Ma anche questo e' sfumato. Il collasso di Lehman arriva dopo che il governo americano ha deciso di non intervenire. Dopo i salvataggi di Fannnie Mae e Freddie Mac e nei mesi scorsi l'intervento con massiccia liquidita' a favore di Bear Sterns, il governo ha deciso che era arrivato il momento di dire basta.Un ennesimo intervento di salvataggio poteva rappresentare un messaggio distorto al mercato. Non era possibile dare la sensazione che il governo sarebbe intervenuto in ogni situazione di crisi nel mondo del credito e della finanza.La crisi dei subprime ha dunque scosso alle fondamenta il sistema finanziario americano. La decisione della Fed e del Tesoro di non intervenire a favore di Lehman Brothers avra' un effetto domino sul sistema. Ma non c'e' neanche il tempo di mettere in archivio Lehman. Il colosso AIG e' alle prese con la necessita' di rafforzare il capitale ed ha annunciato di cedere asset per una cifra intorno ai 20 miliardi di dollari. La domenica caotica certifica la fine di un'era ma la nuova deve ancora prendere forma.
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